Luglio 2011


http://rivista.energie9.org/blog/2011/07/barack-osama-obama-bin-laden-di-daniele-mezzapelle/


Incantazione – Azione in canto. Sabato 2 luglio Chiesa Madre Santa Maria Assunta in Cielo di Oratino (CB), Valentino Campo leggerà il canto XVI del Purgatorio.

Finalmente una critica dantesca all’altezza dei tempi. La conoscenza di Valentino Campo del criterio cosmico con cui Dante alchimizza le condizioni degli elementi esistenziali (minerali, animali, vegetali e divini) e le entità dell’universo, percepibili o deducibili dalla razionalità, per farne linguaggio e racconto umano, ha sfogato, ripeto finalmente, in un ambiente spirituale di Oratino, la ricerca della felicità dettata dai padri fondatori la costituzione americana. Se esistono poeti e umanisti del calibro di Valentino Campo , significa esiste un senso evolutivo della comunità che riconosce nell’”altro” la condivisione dei valori della memoria e la qualità della vita. Con la lctura Dantis di Valentino Campo, il pensiero civico è stato dominante sulle teorie per la “Lotta per la sopravvivenza” del “vecchio” Malthus. Per fortuna la qualità sintetizzata da pochi ha riportato il corpo polmonare a respirare dentro l’involucro canceroso della quantità ossessiva dei tanti. Valentino Campo è la perfezione discernente l’opera di Dante e il mio acuto vigore di sentirmi uomo libero adesso dice: siamo tutti eroi e non si teme la morte. A.p.
(immag. Cinzia Mastropaolo)

A giorni, su questo giornale dell’arte, pubblicherò una serie di pareri di congruità delle opere di artisti da me seguiti nella loro carriera storica, nella costruzione dei criteri di ricerca del linguaggio. Molti di loro hanno ancora valori certi, altri sono scaduti nella peggiore qualità espressiva. Le tabelle valutative, strutturate con criterio analitico certosino e sperimentato dalla condivisione dell’esperienza critica/arte, potranno essere utili agli operatori dell’arte, delle aste, per le gallerie, per i musei e anche per l’opinione generale sul valore degli artisti.
A presto antonio picariello


credete anche voi che accada spesso, gli artisti leggerini non sappiano affrontare, per ovvi motivi di superficialità, la ricerca seria; perchè incapaci di investigare il linguaggio dell’arte,ma pretendendo semiotiche divinatorie che dovrebbero scaturire dalle loro pavide paralisi riflessive, questi esattori della vanità, riescano a mascherarsi da curatori e olè : 150 la gallina canta intesando la filosofia di w.benjamin. l’arte è servita prima del colpo finale. aurea italiaineska (tratto da fb)- fin quando non si elimina la vanità dei pressapochisti e non si ripristina l’ordine delle competenze, fosse anche ritornare al meglio del peggio passato, l’italia non ha speranze….nè future nè storiche- la comunità che ne pensa?

« Pagina precedente