l’Italia non è in grado di gestire la propria esistenza e la propria identità. Possiede un capitale unico al mondo superiore a qualunque quantità di oro o di diamanti o di energia industriale elettronica e finanziaria. L’Italia possiede il più grande capitale mondiale che si chiama pensiero artistico, un capitale rilevabile nella storia dell’arte dell’architettura dell’oreficeria della pittura e della scultura. Questo è il nostro capitale che i viventi, solo i viventi possono gestire. Non abbiamo altro. I grandi sistemi finanziari hanno cominciato a smantellarci acquisendo le nostre industrie migliori mantenendone il nome ad appannaggio di un marketing semplice e familiare. La classe decisionale italiana non è in grado di gestire il nostro patrimonio, non è in grado non perché sia meno intelligente di altre classi decisionali internazionali; non è in grado di gestire il proprio patrimonio perché non ne ha possibilità.  Non aspettiamo che i grandi poteri finanziari ci comprino per svalutazione. Avanziamo noi un’offerta. Offriamo la gestione del nostro patrimonio culturale e artistico ai grandi sistemi stranieri: musei ai francesi e agli inglesi, archeologia ai tedeschi, siti artistici agli inglesi e in cambio chiediamo l’affitto. Solo così potremmo riscattare il nostro debito pubblico e avere una gestione efficiente ed efficace del nostro patrimonio artistico unico al mondo. A. p.