Gio 17 Dic 2015
2015 – 79 d.c. – fine 1600
Terminato l’esito delle grandi avanguardie storiche divenute struttura istituzionale, sostituita la Royal Society of Arts con l’arte povera di Celant e la transavanguardia di B. Oliva, lasciata all’oblio la legge 29 luglio 1949, n.717, intitolata Norme per l’arte negli edifici pubblici, conosciuta come legge del 2 per cento ( che prevede il principio secondo il quale il “2 per cento” delle somme destinate alla costruzione di “edifici pubblici”, deve essere destinato obbligatoriamente “all’abbellimento di essi mediante opere d’arte”, basata sul principio che ogni volta ci si accinga a costruire o ricostruire un edificio pubblico, ci si debba impegnare a realizzare non soltanto un prodotto “bello” ma complessi architettonico-artistici che esprimano i valori estetici del momento presente, in cui “le masse possano riconoscersi e ai quali possano venir educate”), terminato lo scempio intellettuale del post-moderno, si passa direttamente alla costruzione della futura realtà. Questa:
1863 Giuseppe Fiorelli, sperimentò per la prima volta la tecnica sui resti umani – individuata la zona di vuoto riempirla con una miscela di gesso o cemento e acqua ed una volta solidificata procedere con lo scavo. Il risultato è la copia esatto dell’oggetto o essere vivente con le sue forme, la sua posizione, e nel caso di uomini o animali, anche i loro ultimi gesti oltre a tracce di vestiti, suppellettile che avevano con loro e ossa. I primi su cui vennero effettuati i calchi furono un gruppo di quattro persone a seguire furono realizzati altri calchi tra cui quello di un bambino, di un uomo con il volto atterrito, di uno con sandali ai piedi, o di uno con il volto coperto da un mantello mentre 20 novembre 1874, nella Casa di Orfeo, venne eseguito quello di un cane.
GIACOMO SERPOTTA – 1685/1690 – Divenne il Magister Stuccator più ricercato, inventò la allustratura, uno strato finale di grassello e polvere di marmo che dava più lucentezza e nitore alle sue sculture. I suoi putti, veri e propri bambini giocano e si divertono, occupando interamente gli spazi in tutte le pose immaginabili ed inimmaginabili.
il 2015 non ha bisogno di tecniche per mostrare quando sia cretina l’era dell’opulenza e del consumismo malato.
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