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Cattura del soffio

“Spero che l’aver scritto queste parole mi esoneri dall’essere attrice. Mi prendo la libertà di un colpo di tosse in scena. Mi prendo la libertà di tenere le mie inflessioni romagnole, senza le quali sarei una persona in forte disagio, in forte stato di lontananza da casa, di lontananza dal suo centro, unico solenne luogo dal quale può fare dono di sé. A chi pensa che per questo ci si troverà di fronte ad una noiosa lettura di autore, posso dire che non sarà così. In primo luogo perché la musica dei Bevano Est è bella, è viva, è rustica e raffinata. Poi perché c’è una regia sapiente, che appena scivolo dalla parte dell’autore mi bastona con precisione. E in fine perché i versi che leggerò sono nati molto vicino alla scena, e conoscono la sofferenza di uno spettatore costretto in poltrona. Vorrei che fosse una festa delle orecchie, una semplice lieta festa di chi ode, ode esattamente, profondamente tutte le sfumature del suono, le sue parti tonde, le pendenti, le molli. Col capogiro della parola”. M.G.

Mariangela Gualtieri è nata nel 1951 a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura all’IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammarturga.
Fra i testi pubblicati: Antenata (ed. Crocetti, Milano 1992), Fuoco Centrale (ed. I Quaderni del Battello Ebbro, Bologna 1995), Nessuno ma tornano (Centro Editoriale Università degli Studi della Calabria, Cosenza 1995), Sue Dimore (ed. Palazzo dell’Esposizioni di Roma, Roma 1996), Nei Leoni e nei Lupi (ed. I Quaderni del Battello Ebbro, Bologna 1996), Parsifal (ed. Teatro Valdoca, Cesena 2000), Chioma (ed. Teatro Valdoca, Cesena 2000), FUOCO CENTRALE e altre poesie per il teatro, (Giulio Einaudi ed. Torino 2003), Donna che non impara (Galleria Emilio Mazzoli, Modena 2003). In preparazione, sempre per Einaudi, la raccolta dei versi inediti.

Di lei Franco Loi scrive: “… Quel che distingue la poesia di questa donna è appunto la frantumazione da cui sembra gridare la propria ossessione… Ad una prima impressione di disgregazione e di dispersione corrisponde però un senso di unità e di raccoglimento. Il poeta, attraverso sè, e persino malgrado la propria disunità, richiama se stesso e le cose ad una centralità. Dunque ecco che i tanti talenti e il provarsi multiforme nel vivere e nel fare, trovano il ‘suo fermo e gioiso applicarsi’, il suo entusiastico donarsi all’esperienza dal fondo, spesso oscuro, di una centralità.”

Gabriella Rusticali è attrice del Teatro Valdoca, nel quale si è formata e col quale collabora dal 1985.
E’ interprete di rilievo dei principali spettacoli della Compagnia. Memorabile la sua figura in Ruvido Umano, Antenata, Nei leoni e nei lupi e Parsifal. Nel 2000 il Teatro Valdoca le dedica il monologo Chioma.

Bevano Est nasce nel ’90 come laboratorio di ricerca etnomusicale, all’interno della Scuola di musica Popolare di Forlimpopoli.
Rustico e raffinato sono aggettivi che ben si addicono a questo gruppo, che della musica popolare conserva la vispezza, il brio, lo struggimento, gli eccessi, l’esortazione al ballo, con una attualità che arriva dalla lezione dei maestri contemporanei, ed una grazia compositiva che lo rende unico.
Dal ’94 collabora col Teatro Valdoca, per il quale ha composto ed eseguito in scena le musiche di Parole porte parole ali e di Fuoco Centrale, di cui è in commercio l’omonimo CD.