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regia, scene luci e costumi: Nicola Macolino
Episodio già narrato dal drammaturgo francese Alexandre Dumas nel romanzo “Un regno insanguinato”
SABATO 21 APRILE, ORE 21:00
TEATRO SAVOIA

La Provincia di Campobasso il Teatro Savoia hanno prodotto il progetto teatrale promosso dalla Pro-loco di Larino che ha l’intento di promuovere il patrimonio culturale del centro frentano e, in questa occasione, in particolare, rievocare la rivolta larinese del 1697, contro il prepotente duca del posto, Francesco Carafa.

note di regia:
“In questo mio progetto ho voluto attribuire ai testi di Dumas un’ importanza particolare, pensando che se non fosse per l’autorevolezza della sua penna, probabilmente non staremmo nemmeno qui a organizzare un lavoro teatrale su un momento storico sicuramente non diverso da altri caratterizzanti tanti altri luoghi.
Un narratore (cantante) su testi riscritti appositamente per l’occasione, ci restituirà la figura del figlio della morta che narrerà in scena gli eventi che porteranno alla sua particolare nascita.
Lo spettacolo si apre con una scena che non è altro che la ricostruzione fisica (se pure rivisitata) dell’”Amor Sacro e l’amor Profano” di Tiziano. I temi di cui tratta Tiziano nella sua opera pittorica quali la vita, la morte, l’amore, sono anche i temi portanti del progetto teatrale in questione e che si vogliono sviluppare proprio a partire da questa citazione.
La vicenda, seppure ambientata in epoca classica (tra seicento e settecento) nel mio caso non viene restituita esattamente in questo tipo di cornice, bensì in una dimensione più onirica e contemporanea. In una scena pulita, bianca, spoglia di tutti i barocchismi dell’epoca, (quasi un piccolo cortile per la libera uscita in un carcere), personaggi in bianco e nero (buoni e cattivi) si muoveranno quasi come automi, nella loro impossibilità a sottrarsi al potere del duca.
Semplici ma mirati interventi di luci e piccoli spostamenti di elementi di scena cambieranno la scena appunto conferendole caratteristiche di più luoghi e apparentemente disparati. L’utilizzo di video e immagini, conferiranno maggiore forza evocativa a momenti gia significanti.
La voce bianca espressa dalla figura del narratore accompagnata dal vivo da un contrabbasso renderanno ancor più sublime alcuni tratti dell’opera. Il tema del sacro e profano naturalmente scandirà il tempo allo sviluppo della struttura drammaturgica, attraverso un incontro/scontro tra i due concetti, creando momenti di grande sacralità, mistica, eleganza, intervallati da momenti più popolari, grotteschi, ironici, armonicamente amalgamati.
Ho lavorato sugli archetipi che la vicenda propone e dai quali scaturiscono le azioni, riproponendoli in un discorso di neutralità, in una dimensione priva di precisi codici estetici ed etici. Pur lasciando nel testo chiari ed espliciti rimandi al territorio, a Larino, al Molise, e al periodo storico, il tutto sembrerà accadere in qualsiasi momento e periodo della storia.  

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