Michelangelo2001.jpg

Riflessione.
Com’è sempre avvenuto l’arte deve rendere chiarezza dei tempi che vive, con tutta la sua forza autentica, deve avere la capacità di decifrare nel modo più analitico, le mode e la società del momento. Il momento è giusto per essere intimisti ma non velati di vaghe tristezze, essere d’azione, ma senza agitare il pennello, amare in modo poetico, con forza  ed energia ma sempre con chiarezza, senza inutili crepuscolarismi. E’ finita l’epoca dei concetti sterili ed inutili, anzi dannosi alla mente umana. Il rapporto con l’esterno è importante, oggi più che mai bisogna respirare aria nuova fatta di rapporti umani e con tutte le variazioni dei sentimenti.

E’ così bello il nostro mondo fatto di bellezze insuperabili, ( perché crearne un altro artificiale), il contenuto c’è sempre ha solo parametri diversi, anzi è inconfondibile e si trasforma in ben definita poesia. La poesia, ricordiamocelo, non è un fatto fuori del nostro tempo, ha il suo certificato di nascita, non è figlia di nessuno. Oggi l’intellettualismo è come una pietra, è senz’anima, dove la lasci la ritrovi allo stesso modo. Entriamo in  un mondo pulsante e vivo, come accade mentre camminiamo, non rifugiamoci nel nostro giardino tutto ben curato ed asettico, incamminiamoci nella foresta dove ad ogni passo si scoprono sensibilità vitali e differenti.

Dipingere con questi presupposti è vincente, sicuramente, avrà, un peso culturale nella formazione della coscienza dei futuri artisti. Più che mai c’è bisogno di creatività, di svolgimento creativo dove le immagini appaiono, scompaiono, sono riprese e così via. Dove è andata a finire la preoccupazione dell’uomo di tendere ad un superamento.

Basta! Vomitare immagini pur di far storia o mercato, ma quale storia! Se dopo un decennio scompare gran parte delle immagini prodotte, non resta che l’inquinamento.

Importante è reagire a tutto ciò che è già accaduto. Entriamo nuovamente nelle coscienze meditate, nelle verità sospese, in un campo neutro, abbandoniamo la vanità.

L’azione sentimentale che mette in moto la fantasia creatrice, deve sorgere dunque da un lievito nuovo, da una forza positiva che eserciti un potere d’attrazione e di guida nel corso incandescente degli avvenimenti. Vorrei chiamare a raccolta tutti gli artisti e poeti di tutto il mondo per poter verificare se il mio pensiero è vivo nell’animo altrui.

Mario Serra