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Gino Marotta
(Campobasso, 1935)

E’ uno dei più noti artisti italiani in campo internazionale. A vent’anni è presente in mostre di rilievo internazionale, accanto a maestri come Leger, Capogrossi, Burri, Licini e Fontana, con i preziosi encausti, con i famosi bandoni e i piombi realizzati con la fiamma ossidrica. E’ uno dei pochi grandi artisti del XX secolo, che ha avuto l’onore di esporre un ciclo rappresentativo di sue opere al Louvre, nel 1969. Artista brillante, ironico e creativo, che trovava stimoli in un citazionismo appena accennato, nei lontani anni Sessanta, aderendo in modo del tutto autonomo, alla ideologia Pop, creando una sua immagine raffinata , secondo regole da perfetto design, realizzandola attraverso il metacrilato trasparente, fluorescente e colorato con foreste di alberi, palme, e rose trasparenti ritagliati in lastre e sovrapposti ad incastro. L’artista partecipa in modo attivo e determinante al clima culturale internazionale che si viveva a Roma, a Milano e Parigi negli anni ‘60 e ‘70. Vivace promotore artistico-culturale è stato tra gli organizzatori di manifestazioni artistiche di grande interesse, quali, ad esempio, “Amore mio ” a Montepulciano(1970). Nel 1984 è stato invitato a partecipare con una Sala personale alla XLI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.Gino Marotta vive e lavora a Roma e a Isola nelle Marche.