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LICENZIATA LA DIRETTRICE DI MUSEION CORINNE DISERENS

 

Revocato l’incarico di Direttrice del Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano a Corinne Diserens. Il giorno dopo le elezioni per il rinnovo del governo della Provincia dell’Alto Adige, il consiglio del museo l’ha licenziata con effetto immediato. Le ragioni: le più accreditate paiono essere riconducibili a scelte sbagliate a livello di management, prese senza l’autorizzazione degli organi collegiali e senza le necessarie coperture finanziarie; in proposito si vocifera di un buco di 500 mila euro.
Ma per alcuni la decisione è stata presa in seguito alle polemiche che si erano alzate, lo scorso agosto, in occasione dell’esposizione della “rana crocifissa” di Martin Kippenberger. Il Consiglio di Fondazione di Museion tiene comunque a sottolineare che il dibattito sull’opera Zuerst die Fuesse di Kippenberger e i risultati delle elezioni provinciali del 26 ottobre non hanno influenzato in alcun modo il licenziamento. Corinne Diserens – nata a Ginevra, studi alla Sorbonne e in passato direttrice del Musee des beaux-arts di Nantes e dei Musei di Marsiglia, un pool di tredici musei della città – aveva assunto la carica di Direttrice di Museion nel marzo del 2007. La carica di direttore, ha annunciato sempre il Consiglio di Fondazione, sarà ricoperta il più presto possibile.

 

 

 

PITTURA LINGUA MORTA O TERRORISMO CULTURALE?

 

Sempre più spesso, negli ultimi anni, agli alti e altissimi livelli (musei cult, grandi rassegne internazionali come Manifesta, documenta, Biennali principali ecc.), vediamo il GENERE PITTURA emarginato o ghettizzato. A parlare di pittura con i più importanti curatori (Obrist, Okwui Enwezor, Bonami, Gioni, Biesenbach, Bourriaud, Hoffmann ecc.), si corre il rischio di apparire anacronistici. Eppure, tra le pieghe del mercato alto o basso, la pittura ancora persiste e in alcuni casi impazza, batte i suoi propri record per stabilirne sempre di nuovi. Che si tratti solo di collezionismo grossolano e poco colto, oppure anche i grandi collezionisti di tendenza si circondano di pittura? 

La pittura vive e feconda solo tra collezionisti bauscia e artisti di livello medio basso? Non dimentichiamo, infatti, la frase attribuita a Duchamp che spesso ritorna: Stupido come un pittore. Forse veramente possiamo parlare di PITTURA COME LINGUA MORTA? 

Si tratta di terrorismo culturale da parte di alcuni curatori snob oppure di una obsolescenza storica di una disciplina che ormai mostra le rughe? Flash Art ha interpellato alcuni critici, curatori e artisti.