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Marco Sclarandis.WAV

Potevamo noi
che siamo ossa in bilico
tenute in tale stato
da soffice e pensosa carne
sì da poter mirare
profondo d’orizzonte
dove dritte vie si fondono
potevamo non pagare noi
onore tanto grande
senza onere pesante
noi che scaviamo grotte
e delle cavate pietre
rotte con fatica e ingegno
innalziamo torri snelle
cupole bastioni e forti

posti ad ornare colli
e indurre a invidia monti
noi vertice di follia al mondo
abissi di pazienza e astuzia
di Damocle

sottostiamo a spada
la Terra dal profondo
ostinata ci ricorda il compito
lo fa con tremendo rombo
con aleatoria scossa
a pura coincidenza unita
stiamo su questa crosta
in transito verso altre oasi
forse più permanenti
macerie salme profughi
ne sono suoi testimoni
sisma acquattato al buio
insidioso come serpente
tu non sei mandante
neanche sei tu sicario
ma salomonico esecutore
sapremmo inocularci antidoto
scampare al tuo fatale morso
eppure ci distraiamo
incauti ammassiamo fango
fingendoci che sia marmo
scesa che sia la polvere
alzatosi su di lei il silenzio
piante le dovute lacrime
rialziamo le nostre vertebre
drizziamole come colonne

se noi erigiamo templi
può essere lo facciamo
per rispecchiarci in essi
ammirare luccichio d’eterno
filtrato da un divino lampo
altrimenti abiteremmo tane
di vesti non ci copriremmo
non avremmo soggiogato il ferro
non avremmo indagato il sangue
non dato nome ai campi

nemmeno c’interesserebbero
le angustie degli antenati
che pane mangeranno i posteri
se dal suolo veniamo scossi
è solo per ricordarci d’essere
viventi quanto mai speciali.
Marco Sclarandis

 

http://mysticdriver.blogspot.com/2009/04/potevamo-noi.html

poesia inedita

Tu

Tu che sai

Perché mai noi umani

Ci siamo riempiti le mani

Di ordigni sempre più immani

Perché mai alla sciagura imminente

Opponiamo così minuto rimedio

Perché mai sempre più eliminiamo

Chi ci può rammentare

I segreti del perpetuarsi

Perché mai

Ci muniamo con tale mania

Per affrontare il domani

Perché mai

Raggiunta ogni meta

Rimaniamo comunque così menomati

Perché mai

Cos’è stato

Che ci spinge a voler essere immuni

Dal desiderio d’amarci

Parla spiegaci

Te lo intimiamo

Diccelo Tu

Che devi saperlo

Almeno sapremo anche noi

Che cosa davvero temiamo.