LA TUA NUOVA ANIMA ha ODORE FRESCO DELLA NOTTE STELLATA.

Le pietre sudaNO, La sentONO vicina. La cattedrale sacra sgocciola liquida la materia qui dove monta l’emozione del sangue.

ECCO il segreto complice del segreto, SONO La cattedrale CHE sconfessa L’odore DEI SUOI FIGLI.

Sono la madre che riconosce la chimica estesa dal corpo della sua creatura, amabile madre RINCHIUSA NELLA PROVETTA SENTI, SENTI dice…. hanno partorito le sue viscere; riconosce il richiamo delle eco generate; sente, dice, le appartengono.

Sono cellule di pietra congiunte. MIO corpo, carne DI minerale che cominci a vibrare;

il tuo corpo di madre antica oscilla tra gli interstizi vuoti, avverte il carico dei pieni, stempera il sostegno e la calura con la preghiera solitaria dell’eremita fisso sulla montagna che ti ammira,  Madre.

Nostra cattedrale dove dormono LE zone segrete del MIO corpo. RACCONTAMI dei magi del deserto, RACCONTAMI LA neve occidentale. Neve del deserto notturno nei presepi caldi dell’inverno.

Dolce Cattedrale sollecitata dai gradi termici, maestosa, immensa, se mai lo avessi visto quel seme, se mai lo avessi visto emettere l’urlo dall’ alto delle tue guglie infilate nel firmamento. I tuoi ricami GOTICI nella tua immagine, se mai l’avessi visto lasciare l’agorà e poi entrare nelle tue viscere il Concerto degli uomini muti?

Città che annusi ancora tutto l’odore delle polveri esplosive, frammenti di mura depongono sulla fuga della gente il respiro di polvere da sparo. Raccogli sotto il suo mantello dilatato a forma di compasso tra le stelle pentagoni LE voci, GLI specchi, I MORTI che BISOGNA SEPPELLIRE .

Nostra Città madre, LE DURE paure SI SONO, ADESSO, AMMORBIDITE.

Sei adesso la città dei padri finita dentro uno scatto fotografico per la vitalità dei fiori esplosi tra i balconi e le torri delle fornaci; dolci FRAMMENTI di fabbriche operaie trasmutate nel calice sanguigno di CALCINACCI E VETRI, SOAVE metallurgia senza PAROLA sei carne DI minerale che ami vibrare nel sogno dei nuovi adolescenti.

Sei scossa e oscillazione che asporta nelle cellule biologiche degli uomini l’amore della pietra sacra del sangue antico. Scorre il nostro vivo cuore urbano tra le contrazioni e le diastole dell’amore senza fine.

Antonio Picariello