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Galleria Rubin : personale del pittore statunitense Wynne Evans.

Wynne Evans è un singolare artista concettuale, che ha scelto un mezzo problematico ed impegnativo come la pittura per veicolare le idee. Il ciclo di 16 dipinti, che compongono la mostra sono il frutto di una lunga pausa di due anni e mezzo dalla sua ordinaria attività di decoratore e muralista.

Evans dipinge quadri ad olio assai ingannevoli, sono realistici e rappresentano scene tratte da antiche favole, leggende, ballate ma vengono trasposti su un palcoscenico in cui i personaggi si stagliano su scenari stilizzati. Sorge quindi  il dubbio, alimentato dall’eccellente tecnica pittorica, su che cosa si stia guardando veramente: la prima impressione è che si tratti di foto di scena di una rappresentazione teatrale.

L’autore ci invita a una riflessione sulle stesse antiche leggende e le storie della tradizione da cui trae spunto, che rappresentate in maniera letterale danno luogo a immagini bizzarre e incredibili che spaventano invece di rassicurare. Queste vicende, che ci accompagnano da secoli, sono come la vita stessa difficili da decifrare.

Il fatto che gli attori appaiano come persone comuni (sono di fatto gli amici dell’artista) ritratti su un fondale di palcoscenico, ci induce a una ben  più profonda riflessione sulla natura dell’esistenza umana.
Dal punto di vista artistico Evans si definisce un camaleonte. Uomo di grandi letture (che sono alla base delle sue composizioni), dipinge i suoi quadri rifacendosi ai più svariati stili pittorici, con particolare attenzione per Boucher, Fragonard e Tiepolo che ha studiato attentamente  nei primi anni 90 in Francia e imitato su richiesta dei suoi committenti .
In mostra dipinti ad olio su tela di vari formati, da 100 x 150 cm a 250 x 120.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con saggio critico.

Nasce a New York nel 1958, città in cui vive e lavora.