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Personaggio di spicco della Milano illuminista, Ercole Silva è noto ai
più in quanto vero teorico della nuova arte del landscape garden in
Italia ed estensore del trattato Dell’arte de’ giardini
inglesi (1801 e 1813). A Silva va il merito di aver contribuito a
diffondere le idee rivoluzionarie del giardino all’inglese
attraverso la traduzione e la rilettura critica del fondamentale
trattato di Hirschfeld: Silva non si mostra pedissequo osservante, ma
rielabora le teorie in maniera autonoma adeguandole alla realtà
italiana. E non si limita alla divulgazione, ma si cimenta anche nella
trasformazione all’inglese del bel giardino cinisellese ereditato
dallo zio Donato dove realizza un parco perfettamente in linea con la
nuova estetica, frutto maturo del pensiero illuministico e già intriso
di succhi preromantici. Silva è un militante che lotta con
intelligenza per una causa a cui si è votato, e impiega la sua villa e
il suo giardino come fucina di sperimentazione e palestra di gusto.
Il trattato Dell’arte de’ giardini inglesi è la sua opera più
importante e merita un posto di spicco nella coeva trattatistica
italiana di settore. Un’opera che ha sicuramente goduto di grande
fortuna critica e che è attualmente pressoché introvabile, anche nella
ristampa curata da Gianni Venturi nel 1976 ed edita da Longanesi
Proponiamo il trattato nell’edizione del ’13 (ampliata e
corredata, rispetto a quella del 1801, della descrizione di alcuni
giardini all’inglese precocemente realizzati in area milanese), e
con l’aggiunta di apparati critici e bibliografia aggiornata
sull’estensore del trattato. I saggi introduttivi intendono
accompagnare il lettore nella comprensione del testo fornendo veloci
annotazioni sul profilo biografico e intellettuale dell’autore e
analizzando le sue posizioni nell’ambito del più ampio dibattito
sul giardino paesaggistico, la circolazione di manuali e trattati,
nonché le ripercussioni in termini di progettazione e pratiche
realizzazioni in terra nostrana.