Non c’è dubbio che il “Transrealismo” inventato da  Guadagnuolo stia sviluppando la sua centralità di ricerca raggiungendo il cuore atomico dell’arte contemporanea. In questa nuova produzione di Guadagnuolo l’attraversamento della storia dell’arte viaggia tra i grandi nomi del mistero superando il concetto di Cover con la sostituzione della visione contemporanea. L’anima del presente ha nuove ottiche per osservare i segreti più profondi dell’umanità e il linguaggio va rinnovato per essere combinato con gli atti della coesistenza contemporanea affinché l’anacronismo diventi futuribile e anticipatorio alla qualità del nuovo mondo in preparazione. Un artista maturo e di carriera come Guadagnuolo è uno dei pochi veri artisti al mondo capace di poter  individuare gli indizi semantici necessari alla sopravvivenza dell’arte. “Si parla spesso di idoli  moderni, ma che cosa sono gli idoli? E soprattutto a
che cosa servono?
Che utilità danno ai giovani?
Queste sono alcune domande che mi sono fatto nel realizzare la mia opera
“Idolo Moderno”,  cento anni dopo l’opera “Idolo Moderno” di Boccioni.(F.G.)

Antonio Picariello