Antonio, fratellino caro, 

sei andato via inopinatamente per viaggiare in Cielo e hai lasciato un vuoto, colmo però di tanta ricchezza anche artistica, donatami nel corso della nostra lunga amicizia. 

Mi mancano le nostre conversazioni, a volte fino a tarda sera e come quella volta che ad Antonella le si chiudevano gli occhi fino alle 4 del mattino e, noi ancora a parlare senza avere sonno. 

Mi manca il tuo pensiero profondo sull’arte e sulla vita in generale. Tu, uomo di grande spessore umano e culturale, eccellente critico e artista, bravo professore, hai lasciato un vuoto incolmabile nel mondo dell’arte e dell’istruzione. 

Riservato, empatico, appassionato, energico, simpatico, estremamente buono, straordinario, ma descriverti con queste parole è forse superfluo e sempre molto riduttivo. 

Sei stata una persona dal pensiero “puro”, che ha abbracciato con grande entusiasmo la vita e l’arte. Ora in Cielo, sicuramente stai curando la mostra degli “Angeli”, fortunati ad averti e qui, nella memoria sento la tua voce soave, con la tua carezza all’anima. La tua comunicazione estetica e poetica, intessuta a volte di mistero, mi ha permesso di diventare artisticamente l’artista che oggi sono. Credevi con forza nell’arte e come non ricordare le tue parole quando vedevi un mio nuovo quadro e dicevi «ottima opera».

Antonio, ti voglio ancora bene e non posso e non voglio dimenticarti! Quando ho bisogno di te so dove trovarti. Ti sono molto grata e sono felice di averti incontrato sul mio sentiero.

Firmato sorellina (come mi chiamavi tu). (cuore)

Valeria Acciaro