“L’odierna crisi del credito non è il risultato del fallimento delle banche. Al contrario è il frutto – assolutamente prevedibile anche se in gran parte imprevisto – del loro straordinario successo. Successo nel trasformare una grande maggioranza di uomini e donne, vecchi e giovani in una razza di debitori. Le banche hanno ottenuto quello che volevano: una razza di eterni debitori che vive in una condizione di indebitamento che si autoperpetua e che solo chiedendo altri prestiti può realisticamente (ma temporaneamente) ottenere una sospensione della pena”