Aprile 2006


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 Tratto dal sito , http://www.rosacroceoggi.org/spiritualita.arte/presentazione.htm  Ernesto Saquella

 Si dice comunemente, che un’opera d’arte manifesti ” l’anima del suo autore ” e nel caso di un dipinto, di un brano musicale o di un bel libro, possiamo rapidamente comprendere la vera natura “ animica” del suo autore. L’universo è immerso in un grande campo elettromagnetico e tutto ciò che ci circonda, emette una serie continua di vibrazioni, dal minerale, all’ultimo degli esseri viventi. I colori ed i suoni, emettono delle onde che sono particolarmente percepiti dalla nostra sfera emotiva. E’ per questo, che di fronte ad un’opera d’arte si può restare incantati, rapiti, estasiati, commossi, può renderci completamente estranei al mondo che ci circonda, fino all’eccesso, fino al punto di subire un notevole scompenso psichico, acuto, esattamente come accadde a Stendhal (sindrome di Stendhal o del viaggiatore) nel visitare il nostro paese, di fronte agli inestimabili capolavori, custoditi nella chiesa di Santa Croce a Firenze. L’Arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali, derivanti dallo studio e dall’esperienza, portano a creative forme di espressione estetica. La pittura, è l’arte che consiste nell’applicare pigmenti sospesi in un elemento portante (o in un mezzo) ed un agente collante ad un supporto come la carta, la tela, la ceramica, il legno o un muro. L’insieme di forme, colori e segni risultanti, possono avere lo scopo di imitare la realtà visibile o di trasporre su una superficie, elementi metafisici o astrazioni, più o meno slegati dall’elemento figurativo.   

dikto pace.jpgvalencia faccia copia.jpg5COSTUME.JPGPer Voi Giovani

L’Italia invecchia: un connazionale su 5 è over 65 mentre la percentuale di minorenni è scesa dal 18,4% del ’95 al 17,1% del 2005. Se continua cosi’ entro il 2050 la percentuale di persone con 65 anni o più potrebbe crescere fino al 34% e quella dei minori ridursi ulteriormente al 15,4%. E questo nonostante l’andamento della fecondità nell’ultimo decennio abbia finalmente invertito la tendenza che la vedeva contrarsi anno dopo anno. E’ quanto emerge dalle stime dell’Istat che anticipano i principali indicatori demografici del 2005. I dati dell’istituto di statistica rivelano che nel 2005 la stima del numero medio di figli è pari a 1,34 (1,33 nel 2004) e si tratta del livello più alto registrato in Italia negli ultimi 15 anni. Il recupero va attribuito soprattutto alle regioni del Nord e del Centro dove nel periodo 1995-2005 il numero medio di figli per donna passa da 1,05 a 1,34 e da 1,07 a 1,29. La ricognizione dell’Istat rivela pure che le Marche sono la regione più longeva, sia per gli uomini sia per donne.

fotohome.jpglotta.jpgriflessioni di A. Tursi

 Il post-umano nelle reti –Dalla carne alla politica – Umano, inumano, post-umano. Processi culturali come processi ibridativi, post-umano come continuo spostamento di soglia. Dai corpi del vissuto esperienziale alle astrazioni del sapere organizzato, dall’artificializzazione della natura all’antropomorfizzazione della tecnologia, dai territori alle istituzioni, e dunque alla crisi dei soggetti tradizionali e dei luoghi storici della politica. Se l’essenza del post-umano è da rintracciare nell’apertura virtualizzante dell’umano, ovvero nella «saldatura organizzata di più entità», occorre riflettere su questa saldatura, su questo accoppiamento strutturale tra umano e inumano che trova la sua origine nel rapporto uomo-natura, origine spesso negata dalla civilizzazione e dai saperi tradizionali. L’essere umano come forma neotenica, la virtualità come elemento costitutivo di ogni processo conoscitivo, la riscoperta del corpo come parametro fondamentale per comprendere il mutamento sociale. Su queste basi, attraverso un percorso interdisciplinare e approcci eterogenei, dalla filosofia alla mediologia, dalla sociologia alla psicologia, dall’estetica al design, il seminario vuol essere sede per lo sviluppo di un dibattito su un tema in Italia quasi sconosciuto o comunque relegato ai margini del sapere accademico. 

invito mail.jpgopera verrilli.jpgigor.jpg  1986: 4° premio concorso di pittura estemporanea città di Benevento 1991: concorso di pittura circolo “la Ginestra” Nuova Cliternia CB
1991: collettiva di pittura “P.zza S. Donato” Benevento 1992: collettiva di pittura “P.zza Roma” Benevento 1994: partecipazione “Napoli porte aperte” Accademia di Belle Arti Napoli 1994: collettiva circolo culturale “081” Napoli 1995: concorso in incisione “Giuseppe Ugonia” comune di Brisighella (Ra) 1995: concorso nazionale di pittura città di Avellino 1995: le Belle Arti al “Museo Archeologico di Napoli” 1° premio Ferdinando Ferraioli 1995: concorso “giovani Biella per l’incisione” Biennale dell’incisione Biella 1996: GIROTONDO Castello Ducale Puglianello
1996: fiera “RIPARTE ROMA” Galleria Art’s Events Benevento 1997: fiera “RIPARTE ROMA” Galleria Art’s Events Benevento
1997: fiera “NAPOLI ARTE CONTEMPORANEA” Galleria Art’s Events Benevento 1998: collettiva “LE VETRINE DELL’ARTE” Benevento
1998: “UN OPERA PER LA POLISPORTIVA” Vitulano Benevento 1998: collettiva “Crisalidi” Torre del Greco NA
1998: 2° premio alla 3°à estemporanea di pittura città di Termoli 1998: “IX premio internazionale d’Arte Camposauro” Vitulano Benevento
1998: fiera “ARTE PADOVA ’98” Galleria il Gianicolo Perugia 1999: “DEI RITROVATI SEGNI” Ercolano NA
1999: collettiva “Nuovi, nuovissimi, trovati e ritrovati” Galleria il Gianicolo Perugia 1999;fiera”ARTE PADOVA’99” Galleria il Gianicolo Perugia
1999: collettiva Teatro Romano Benevento 2000: collettiva”ALBA SPIRITUALE” Vitulano Benevento 2000: collettiva “ANGELI E DEMONI” Airola Benevento 2000: collettiva “PROPOSTA 5” Galleria Art’s Events Benevento 2000: collettiva “ALL’ATTENZIONE DEL POETA” Galleria d’Arte Contemporanea ,Termole Campobasso 2000: fiera “ARTE PADOVA ‘2000” Galleria il Granicolo Perugia mostre personali
1995: personale villaggio sociale “Carpe Diem” Benevento 1995: personale circolo culturale “Opera Buffa” Benevento
1997: personale “POLVERE DI STELLE” Benevento 1999: personale Galleria Art’s Events Benevento 2000: personale” primaverile romana” Galleria il Gianicolo Perugia 2000: personale “IL BARACCONE DEI FOLLI” Castello Svavo Termoli Campobasso
2000: personale “HAREM VERRILLI” la Piana , Amoroso Benevento 2000: personale “ANTICA COMPAGNIA TEATRALE VERRILLI” Centro d’Arte e Cultura Benevento Inoltre ha curato: La grafica per il laboratorio musica di ispirazione etnica ” ETHNICANTOS”,
Illustrazioni per il libro “Antiche Fiabe Beneventane” di Paola Caruso ed.Il Chiostro.  Illstrazioni per il libro “Da Occidente a Oriente” di Jean Pierre el Kozeh ed. Il Chiostro Copertina CD musicale del gruppo Highland Puddies Progetto artistico CD musicale LORENZO D’AMELIO, “Nati X”
HANNO SCRITTO DI LUI: MASSIMO DURANTI,MASSIMO BIGNARDI, LUIGI RICCIARDI PAOLA CARUSO, GIOVANNI DE NOIA, ENZA NUNZIATO, SIMONA BARUCCO, ALESSANDRO CAMPANELLA, VIRGILIO LERR, FERDINANDO CRETA, GIANNETTO FIESCHI, ANTONIO PICARIELLO.

ilritornoscont2.jpgcarafa rimini45.jpgopera carafa.jpg  Michele Carafa è tra i primi diplomati del liceo artistico B.Jacovitti. All’Accademia delle Belle arti di Napoli si forma come scultore, e si specializza in arte per la liturgia presso l’Istituto Sant’Anselmo di Roma. Ha al suo attivo numerose mostre. Sue opere sono in Italia e all’estero, ad Auschtiwitz nel piazzale antistante la chiesa voluta dal Vaticano per commemorare l’olocausto. “Chi è dell’arte sa che essa è benedizione e maledizione allo stesso tempo, ma non riesce a concepire la propria vita diversamente….In ognuno di noi l’indole è innata. Ella ci spinge a fare in un senso piuttosto che in un altro, ma operare nel campo dell’arte non vale, sempre l’immediata etichetta di artista. Solo il tempo lo decide, meglio la storia:” Nelle sue sculture la materia, nella forza dell’impatto cognitivo, viene trascesa nell’analisi formale e presentata infine in finitezza compiuta-incompiuta ovvero nell’attimo misterioso del creato-non creato ancora. 

ernetti1.jpgernetti 2.jpgla macchina in vaticano il mistero informazione del mistero

  Il nostro periodo storico è alla ricerca di identità. Forse lo erano anche i periodi precedenti al nostro e lo saranno quelli successivi, il tempo che verrà, forse, se riusciremo a fare in modo che possa avvenire. In questi periodi di transizione, normalmente, avvengono strane gettate di  mistero che a volte lambiscono le formulazioni scientifiche senza diventarne parte integrante. Per puro caso, sfogliando un mio diario del 1986, è ricomparso un articolo che avevo ritagliato e che mi aveva stimolato verso lo studio delle immagini. Nell’ 86, Internet era futuro non pensabile. Mi piace rimettervi questa strana questione che tutto sommato crea benessere ludico. A.P.

 

Il percorso dell’arte contemporanea è costituito di tappe che hanno segnato il progressivo annullamento dei canoni fondamentali della pittura tradizionale. Nella storia artistica occidentale l’immagine pittorica per eccellenza è stata sempre considerata di tipo naturalistico. Ossia, le immagini della pittura devono riprodurre fedelmente la realtà, rispettando gli stessi meccanismi della visione ottica umana. Questo obiettivo era stato raggiunto con il Rinascimento italiano che aveva fornito gli strumenti razionali e tecnici del controllo dell’immagine naturalistica: il chiaroscuro per i volumi, la prospettiva per lo spazio. Il tutto era finalizzato a rispettare il principio della verosimiglianza, attraverso la fedeltà plastica e coloristica. 

picasso Bullfight III.jpgricordando il cubismo 

tony vaccaro2.bmpTony Vaccaro 1.jpgtony vaccaroPollok.jpg

 Dopo  la nascita a Greensburg (Pennsylvania) nel 1922, fu portato dalla madre con le sorelline a Bonefro, il paese molisano di origine, e vi rimase diverso tempo per la morte improvvisa e misteriosa sia della madre che del padre. Nel ‘39, a ridosso della seconda Guerra Mondiale, come cittadino americano fu richiamato negli USA e si insediò a New Rochelle (NY), presso parenti, dove frequentò alcuni corsi di studio, tra cui uno di fotografia. Chiamato alle armi, ottenne di svolgere nella sua compagnia il compito di fotografo, che gli consentì di accumulare un patrimonio inestimabile di immagini sulla liberazione dell’Europa da parte delle truppe alleate, dallo sbarco in Normandia all’occupazione di Berlino. Alcune di quelle foto sono state prese come simbolo in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione. Anche per questo, il presidente francese Mittérand gli ha concesso la Legion d’Onore. Dopo la guerra ha collaborato ai maggiori giornali e riviste internazionali. Nel corso degli anni ‘50 e ‘60 ha soggiornato per lunghi periodi a Roma, da dove è tornato frequentemente in Molise per fotografare persone ed aspetti della società contadina, attraversata in quegli anni da processi di profonda trasformazione. Nel corso della sua lunga carriera ha conosciuto e spesso familiarizzato con le maggiori personalità della cultura e dello spettacolo del Novecento.: Picasso, Chaplin, Le Corbusier, Wright, Marcel Marceau, Ernst, Pollock, Peggy Guggenheim, Anna Magnani, Sofia Loren, Kennedy e tanti altri che nella sua professionalità ed amabilità hanno trovato motivi di fiducia e di simpatia. Ha ricevuto premi prestigiosi, tra i quali l’Oscar della Fotografia. Le immagini della sua produzione sono alla base di 12 libri di fotografie e di numerose mostre, realizzate in diversi paesi del mondo.

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 Hiroshi Sugimoto est un photographe japonais qui se situe dans l’esthétique du minimalisme et de l’art conceptuel. Profondément influencé et admiratif de Marcel Duchamp, il n’a de cesse de donner aux objets le statut d’oeuvre d’art à travers une photographie qui les magnifie, et les détourne de leur fonction première.Les “Mathematical Forms” sont des phototographies de volumes stéréométriques en plâtre qui permettent de visualiser en trois dimensions des fonctions trigonométriques complexes. Ces objets mathématiques ont été réalisés en Allemagne entre la fin du XIXe et le début du XXe siècle. Les “Mechanical Forms” sont des photographies d’objets mécaniques qui servaient à illustrer les différents mouvements des machines modernes. Ces objets ont été fabriqués en Grande-Bretagne à la fin du XIXe siècle. 

mastropao copia.jpgomaggio

Gli artisti non muoiono mai. La loro stessa natura paradossale li porta a rinascere appena restituito il respiro di una vita votata alla creatività. Sono esistenza  missionaria basata sul  dare e sull’essere poi, forse, sull’avere. Emuli della semantica   di  Prometeo hanno l’obbligo di trasmettere agli uomini, intesi nella loro composizione di bios e anima, il sapere della bellezza sussurrata alle loro esclusive menti dagli dei…

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